Durante la Tavola Rotonda di domenica c'è stato un "vivace" scambio di opinioni in sala, e Marco Tamberi ci ha mandato un messaggio con ulteriori approfondimenti in merito all'argomento discusso con Nicola Silvaggi.
Qui di seguito il suo messaggio:
Con la presente vorrei far chiarezza su
quanto affermato dal prof. Nicola Silvaggi, coordinatore del centro
studi e ricerche della Fidal, durante il convegno dedicato al salto in alto
organizzato da " Officina Atletica" in concomitanza con i campionati
italiani assoluti di Milano.
In quella occasione il prof. Silvaggi ha dichiarato, per contestare quanto da me asserito, che nelle contrazioni muscolari a gamba completamente distesa e quindi con sarcomero completamente accorciato la produzione di forza è pari a zero, cercando di dimostrare così che quanto da me proposto era completamente inutile. Ha voluto peraltro certificare tale affermazione tirando in ballo studi del prof. Cavagna, titolare per oltre 20 anni della cattedra di fisiologia dell'università di Milano.
In quella occasione il prof. Silvaggi ha dichiarato, per contestare quanto da me asserito, che nelle contrazioni muscolari a gamba completamente distesa e quindi con sarcomero completamente accorciato la produzione di forza è pari a zero, cercando di dimostrare così che quanto da me proposto era completamente inutile. Ha voluto peraltro certificare tale affermazione tirando in ballo studi del prof. Cavagna, titolare per oltre 20 anni della cattedra di fisiologia dell'università di Milano.
Quello che metto a disposizione è uno
stralcio della mia mail inviata al prof. Cavagna il giorno dopo il
convegno e la pronta e gentilissima risposta del professore:
"..... Durante un convegno è
stato citato un suo studio, ma non la fonte delle informazione, dove lei
avrebbe asserito che il lavoro isometrico, effettuato con l'arto completamente
disteso, non provoca alcun aumento della forza. Vorrei innanzitutto avere
conferma di questa dichiarazione e capire meglio: l'osservazione empirica mi porta
a valutare la cosa in maniera assolutamente opposta ma mi piacerebbe
approfondire per meglio comprendere.
Per essere più preciso .............vorrei
solo avere conferma di quanto le è stato attribuito in relazione allo
sviluppo della forza con esercizi isometrici effettuati con la gamba totalmente
distesa la ringrazio fin d'ora per la sua gentile risposta”
Cordiali
saluti
Marco
Tamberi
e
questa è la risposta del Prof. Cavagna:
Caro
Sig. Tamberi,
Non mi risulta di aver mai fatto una simile
asserzione. Penso che la contrazione isometrica possa in effetti aumentare la
capacità del muscolo di sviluppare forza. Posso non ricordare, ma mi piacerebbe
vedere l'origine di questa informazione a me attribuita. Penso che il Prof.
Minetti possa darle qualche informazione in più in quanto ha fatto lavori più
applicativi di me.
Cordiali saluti
Giovanni Cavagna
In più, perché l'informazione possa essere
ancora più esaustiva metto a disposizione lo stralcio di uno studio sulle forze
sviluppate in contrazione isometrica in cui si evidenzia che nella posizione di
massimo accorciamento del sarcomero (1,6 µm, quella a cui si riferisce
Silvaggi asserendo che la forza è pari a zero) la forza sviluppata
è pari al 70% del massimale (McArdle, 2009). Voglio inoltre sottolineare
che queste valutazioni sono state prodotte in laboratorio e che quindi il
"massimo accorciamento" è una situazione limite che probabilmente in
natura non si propone mai.
E' molto probabile che a gamba distesa (questa è solo una mia valutazione di buon senso) il sarcomero si trovi molto vicino alla lunghezza ottimale evidenziata nello studio, lunghezza in cui riesce ad esprimere il massimo della forza possibile. Spero di aver fatto chiarezza e di aver dato sufficienti strumenti di valutazione. Sono comunque certo che si volesse approfondire l'argomento non saremmo ne' io ne' tantomeno il professor Silvaggi le persone adatte a fornire valutazioni e commenti: gli unici che potrebbero fornirci un quadro completo e dettagliato sarebbero fisiologi che si interessano alla materia specifica .
E' molto probabile che a gamba distesa (questa è solo una mia valutazione di buon senso) il sarcomero si trovi molto vicino alla lunghezza ottimale evidenziata nello studio, lunghezza in cui riesce ad esprimere il massimo della forza possibile. Spero di aver fatto chiarezza e di aver dato sufficienti strumenti di valutazione. Sono comunque certo che si volesse approfondire l'argomento non saremmo ne' io ne' tantomeno il professor Silvaggi le persone adatte a fornire valutazioni e commenti: gli unici che potrebbero fornirci un quadro completo e dettagliato sarebbero fisiologi che si interessano alla materia specifica .
Cordiali
saluti
Marco
Tamberi
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