giovedì 28 marzo 2013

I primi commenti e proposte dalla "rete" dei Tecnici



Alcune commenti e proposte dalla “rete” (al 28/3/2013)



Qui di seguito le prime mail arrivate dai tecnici, con suggerimenti, critiche e richieste.... insomma quello su cui dovremo andare a lavorare con le prossime proposte di "Officina Atletica".

(Questo post rimane "aperto" e verrà aggiornato con le mail che arriveranno nei prossimi giorni)


Volevo dire che ho trovato l'iniziativa interessante, soprattutto per i buoni propositi da cui nasce. Penso che la soluzione del blog sia una buona idea, snella ed efficace.

Una proposta che secondo me sarebbe bello affiancare è la creazione di un account di Officina Atletica su YouTube, sul quale caricare video didattici da riportare poi in una sezione del blog.

Per iniziare ad esempio si potrebbero caricare i video che i vari allenatori mostrano durante il corso istruttori di didattica di base, così da creare una buona fonte di riferimento per tutti gli allenatori delle categorie giovanili (e diffondere la buona filosofia dell'allenamento).

Si potrebbe poi pensare di realizzare dei video durante i raduni, altri per la didattica mirata di determinate specialità, altri ancora come una sorta di "oggi ci alleniamo nel salto in alto con..." (così da offrire spunti tecnici e didattici diretti anche a chi non è fisicamente presente ad un certo evento).

In pratica sfruttare quello che ad oggi è forse il mezzo più efficace di comunicare, da affiancare agli articoli di testo, che sono i video. Perché leggere di un certo aspetto tecnico è interessante, ma poterlo vedere e rivedere con i relativi commenti scritti a fianco sarebbe veramente utile a tanti.

Saluti
Andrea Luparia

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Egregi

ho accolto con favore la nascita di questo blog, finalmente potremo discutere di atletica, scambiando idee e pensieri allargando il cerchio a tutti.

sono un allenatore dei lanci, specialmente del settore giovanile, avrei piacere di scambiare idee ed opinioni sulla sviluppo della forza, specialmente esplosiva, con i ragazzi e ragazze cadetti in un periodo abbastanza delicato in cui lo sviluppo del fisico va tenuto molto in considerazione,

vi ringrazio per l’opportunità che ci presentate e porgo cordiali saluti

Gigi Cochetti

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Buona la prima,

tenendo conto della limitata diffusione promozionale dell'evento, l'augurio che non diventi il mezzo per cercare l'ottimento - alternativo - alla glorificazione dei propri meriti; aspetto questi negativo così come negativo il sentimento "fantozziano" dell'essere poco considerati in virtù della giovane età (non è una colpa essere giovani) o dei scarsi risultati conseguiti (quanti ottengono l'onore della gloria?).

Noi, che giovani non lo siamo, abbiamo un bagaglio eccezionale della vita vissuta sui campi da mettere a disposizione; bagaglio che va oltre l'aspetto puramente tecnico - importante fin che si è sul campo, ma poi? - per approdare alla formazione generale della persona nelle sue varie componenti ed espressioni di crescita.

Come dissi ieri sera, mi piacerebbe poter ascoltare o farmi ascoltare anche sulle problematiche della formazione generale - che non è pertinenza esclusiva dell'età giovanile; certo che è più semplice dissertare su questa o quest'altra tabella, quando il riscontro cronometrico o prestazionale è manifesto, altra cosa è invece accorgersi dallo sguardo triste che qualcosa - a casa, scuola, compagni o altro - disturba la serenità individuale e quindi quali forme d'ascolto attuare.

A presto
Giulio

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DUBBI - DUBBI

Ciao a tutti,

sono Sara Mutti e ieri ho partecipato con piacere all'incontro di presentazione dell' "OFFICINA ATLETICA".


Approfitto subito di questo blog per porre una domanda a tutti.


Questo è il terzo anno che mi occupo di velocità e ostacoli nell'ambito giovanile con cadetti, alcuni dei quali sarebbero passati allievi. Ciò mi permetteva di crescere pian piano come allenatore insieme ai miei atleti.
Quest'anno per l'impossibilità di un allenatore di continuare mi sono trovata a gestire improvvisamente un gruppo di atleti assoluti (junior e allievi secondo anno). Ho dovuto imparare in fretta a programmare allenamenti per atleti così evoluti.
Grazie al cielo ho avuto un buon supporto da allenatori che si sono sempre mostrati disponibilissimi ad aiutarmi come Angelo Alfano e Saro Naso. Nonostante ciò la paura di aver fatto cavolate c'è sempre...

Ma veniamo alla mia domanda.

Nelle mie ricerche (libri e convegni vari) e discussioni sul campo con vari allenatori ho osservato che tecnica e lavori di corsa più o meno hanno tutti le stesse linee guida (ovvio che poi ogni allenatore ha il suo stile). Ciò che mi ha creato maggiormente problemi è la preparazione per quanto riguarda la forza. Ho partecipato anche all'incontro di Alfano-Longhi e in quella sede era uscito l'argomento, incasinandomi ancora di più. C'erano ad esempio grandi sostenitori dello squat, altri che sostenevano che era "superato" e il motivo per cui i nostri italiani sono forti in uscita dai bocchi e scarsi nella tenuta.
Personalmente non sono una grande amante della palestra e credo che certi lavori possano essere fatti anche a corpo libero, con meno rischio per i ragazzi e esercitazioni più vicine al corretto gesto tecnico.

Quest'anno per problemi di gestione del gruppo numeroso e difficoltà organizzative ho deciso di trascurare il lavoro di pesi, inserendo più che altro un lavoro di didattica. Non per questo ho trascurato la forza, utilizzando ad esempio balzi e circuiti con sovraccarichi naturali o leggeri.

Detto questo vorrei aprire una discussione sull'argomento pesi:

quanti farne?
Quali esercizi sono più o meno utili?
Come è meglio distribuire i pesi nel corso della programmazione, ovvero sono da inserire solo nella prima parte di preparazione o mantenerli anche nell'ultima fase?

Grazie a tutti per l'attenzione

Sara Mutti

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