Definiti tutti i particolari organizzativi per l'incontro del 29 marzo a Casalmaggiore, dedicato alla preparazione e all'allenamento dei giovani delle specialità veloci.
Tecnici preparati, collaborazione con il Comitato Fidal Emilia Romagna, l'ospitalità degli amici dell'Atletica Interflumina, insomma ci sono tutti i presupposti per una giornata davvero importante. Ricordo a tutti gli interessati che è necessario iscriversi al solito indirizzo officinaatletica@libero.it entro il 26 marzo ... anche per consentirci prenotare in tempo utili i posti per il pranzo
Qui di seguito locandina e "abstract" degli interventi dei relatori.
gli "abstract" degli interventi dei singoli relatori:
La preparazione giovanile (L. Bagoli)
Un grande edificio si costruisce su solide fondamenta. Perché
è importante impostare un processo precoce di preparazione dei giovani
sportivi.
Abstract -
L’attività sportiva precoce è elemento imprescindibile nella costruzione
dello sportivo di vertice. C’è però qualcosa da rivedere sulle convinzioni comuni
ancora prevalenti relativi alla preparazione e all’attività fisico-sportiva
giovanile finora seguiti.
Vengono qui presentati i dati
riguardanti le caratteristiche attuali dei bambini, i quali ci impongono un
cambiamento concettuale di diversi elementi teorico-metodologici della
preparazione dei giovani prima della tappa di introduzione alla
specializzazione.
Viene prestata particolare attenzione al rilevamento delle caratteristiche motorie dei
principianti, all’approccio pedagogico, agli obiettivi, alla scelta e all’organizzazione
dei contenuti della preparazione dei giovani fino ai 13 anni.
La formazione condizionale del
giovane “velostacolista” (G.G. Contini)
La scelta e l’organizzazione delle esercitazioni di sviluppo
delle principali caratteristiche del giovane veloce.
Abstract-
L’organizzazione dei mezzi di preparazione fisica deve perseguire obiettivi
delle tappe di crescita sportiva compatibili con le caratteristiche del
giovane. Per poter definire
correttamente i mezzi e i metodi della preparazione è necessario partire dalla
conoscenza delle caratteristiche prestative del giovane, e il loro sviluppo
generale e individuale.
Si pone qui un’attenzione particolare
allo sviluppo delle caratteristiche di forza e velocità-forza, con obiettivi
polivalenti, dei giovani dai 14/15 ai 16/17 anni.
La scelta e l’organizzazione delle
esercitazioni sono osservate in relazione alle prime forme di programmazione e
periodizzazione dell’allenamento. Si definiscono inoltre i metodi di
osservazione e valutazione di questo processo formativo.
“L’allenamento della tecnica”: definizione di una "teoria dell'allenamento Tecnico" (M. Tonioli)
Abstract - L’interesse sull’argomento nasce da una contraddizione metodologica:
il persistere di allenamenti di “tecnica”
in atleti evoluti anche di ottimo livello; e da una esigenza personale:
l’insoddisfazione nel mio modo di insegnare la tecnica.
L’analisi di diverse ricerche in ambito motorio e le esperienze di
diversi allenatori indicano che le esercitazioni per lo sviluppo della tecnica
non devono essere somministrate come medicinali ma interiorizzate dall’atleta.
L’allenatore deve possedere un corretta immagine mentale del gesto, ma
questo spesso, nella pratica, non basta. Per ottimizzare i risultati saranno
necessarie esercitazioni con cui impara a percepire posizioni, tensioni,
sensazioni, presentate nei giusti tempi e con i giusti presupposti didattici e
propedeutici.
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